La piscina delle Terme di Cervia, foto by Marco Onofri |
Perché se Cervia è la città dell'oro bianco, con il suo sale, mi rendo conto che spesso noi che ci abitiamo vicino dimentichiamo che è anche la città dell'Oro nero, dove il fango termale ha grandi proprietà: fin da inizio secolo i salinari trovavano beneficio al duro lavoro proprio immergendosi nel liman che leniva i dolori reumatici, articolari e artritici.
Cervia venne riconosciuta "luogo di cura, soggiorno e turismo" con decreto ministeriale nel 1927 e già negli anni Trenta del secolo scorso c'erano aree destinate ai fanghi e vasche per immergersi nelle acque madri. Qui il limo è paragonabile a quello del Mar Morto e l'intuizione dei salinari ha fatto sì che oggi vengano offerti percorsi benessere a più di trentamila visitatori all'anno che necessitano di cure specialistiche per le vie respiratorie, cure ginecologiche o anche cure per la psoriasi. Ma vengono qui anche famiglie, turisti, sportivi e quanti, come noi, sono alla ricerca di un momento di relax.
L'ingresso delle Terme di Cervia, immerse nel parco naturale, foto by Marco Onofri |
Il fango Liman nasce dai microorganismi che si depositano nei bacini di raccolta del sale ed è un materiale organico vivo. Il fango usato alle terme si froma attraverso un processo di trasformazione che prevede sia lasciato sedimentare per anni in acqua ipertermale e poi raccolto tra ottobre e novembre, stoccato a maturare nelle fangaie e raccolto dopo due anni.
La ricerca medica continua a studiare e a confermare il potere benefico e di cura di inalazioni, bagni e fanghi che vengono praticati all'interno di questo gioello del Modernismo progettato da Carlo Viganò, ingegnere prestato all'architettura, che riuscì nella sfida di realizzare una struttura termale che si inserisse in armonia nella pineta.
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