Da un po' di tempo lavoro in un centro sportivo qui nel paese di Savignano e ho avuto modo di assistere a un incontro di etica sportiva dal titolo “Piccoli atleti crescono” con un mental trainer, uno psicologo dello sport insomma, dedicato a genitori e tecnici.
Avete presente quei genitori che durante le partite dei figli se ne vengono fuori con: "Schiaccia! Tira! Passala quella palla!", per non parlare di quelli che se la prendono con l'allenatore, i tecnici, l'arbitro, il campo bagnato… Che si tratti di calcio, basket, pallavolo o nuoto, così non va.
"La leggenda di Bagger Vance" |
Questi genitori, che non sono tecnici e allenatori, si chiamano, senza mezzi termini, genitori-problema. Come si riconoscono? Danno molta importanza al confronto, stimolano la rivalità, rimproverano per le sconfitte, valutano i successi in base al confronto con gli altri, insegnano trucchi e sotterfugi, vogliono schiacciare l’avversario.
Il genitore deve semplicemente fare il genitore e dunque: sostenere, aiutare, condividere, valorizzare. Provate con queste frasi: “Ti sei divertito, hai ascoltato il mister, sei stato bene?
Il buon genitore riconosce lo sforzo e reagisce con fair play a un insuccesso. Il nostro compito è mostrarci soddisfatti per l’impegno e valutare i successi dei nostri figli in termini di miglioramento, mettendo l’attenzione sullo sviluppo e sull’apprendimento di abilità.
Ed ecco il decalogo dei buoni comportamenti per il genitore:
1) incita;
2) controlla le tue emozioni;
3) ringrazia i tecnici;
4) non dare istruzioni durante la competizione;
5) mostra interesse, entusiasmo e supporto;
6) rimani nell’area degli spettatori durante la gara;
7) non dare consigli al tecnico;
8) non bere alcolici;
9) renditi disponibile ad aiutare quando richiesto dal tecnico;
10) non fare commenti sprezzanti e diffamanti nei confronti del tecnico, dei genitori, della giuria e degli atleti del proprio e di altri team.
Per essere un genitore-risorsa, dunque, è fondamentale portare l’attenzione del figlio su quello che deve fare, che deve essere fatto al meglio delle sue possibilità, con grande concentrazione.
E, soprattutto, diciamo ai nostri figli “Divèrtiti!”, perché, è dimostrato, il divertimento aumenta la performance.
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