18 aprile 2016

Educazione libertaria vs educazione tradizionale

Che cos'è l'educazione libertaria e in cosa si differenzia da quella tradizionale a cui la maggior parte di noi è stato abituato? Ce ne ha parlato Emily Mignanelli, fondatrice ed educatrice di Serendipità, scuola di ispirazione libertaria e montessoriana nelle colline di Osimo.
La formazione omologata, il "dobbiamo seguire il programma" che tanto mette in ansia le maestre sono libertari? Niet! E allora facciamo un riepilogo:
 

Educazione tradizionale:
• il sapere procede a compartimenti stagni, è un sapere lineare
• la struttura è gerarchica
• il curricolo è unico e il programma è orientato verso il dover essere
• la formazione è omologata e omologante 
• la motivazione è estrinseca, il bambino impara perché c'è il voto e si adegua alle aspettative che gli adulti hanno su di lui (e a cui rispondono "bravo" quando le soddisfa)
• l'insegnante insegna ed è depositario del sapere
• il bambino è considerato un vaso da riempire di insegnamenti
• il setting dell'aula è generalmente quello con tutti i banchi da una parte e dall'altra l'insegnante (negli anni passati la cattedra aveva persino una posizione più alta, chiaro segno di dominanza).

Okay, vi risuona? Conoscete questa situazione? Scommetto di sì, la maggior parte di noi l'ha vissuta. E poi ci meravigliamo che i bambini dicano "che noia la scuola!".

Educazione libertaria:
• il sapere procede a spirale, è tutto interconnesso
• le proposte hanno pari dignità, con ruoli diversi
• il programma è personalizzato, ci sono stumenti minimi da raggiungere
• la motivazione viene dal bambino ed è personale, ciò che accade accende in lui degli interessi
• il bambino ha la libertà di fare o non fare
•  vi è uno spostamento di paradigma tra insegnamento e apprendimento
• il maestro si pone ai margini, aspetta che nasca la motivazione nel bambino e poi ci si butta a capofitto perché possa apprendere
• l'apprendimento è una conquista e i bambini lo fanno pezzetto per pezzetto 
• vi è il rispetto dei periodi sensitivi dei bambini (Montessori docet)
• si pratica l'educazione incidentale: il bambino inciampa su eventi che diventano motivo di riflessione e di studio
•  la libertà del bambino comporta una grande assunzione di responsabilità dell'adulto e un ambiente ricco.

Noi fatichiamo a credere che la motivazione possa venire dal bambino perché non abbiamo mai vissuto in una scuola libertaria. Ma tante ne stanno nascendo e sento sempre più genitori affermare di volere un'alternativa di educazione rispetto a quella a cui siamo stati abituati.
E ora la domanda fatidica: nel passaggio da una scuola libertaria a una classica scuola pubblica questi bambini avranno delle difficoltà?
Come dice Emily, quelli che avranno delle difficoltà saranno i professori: i bambini che provengono da una scuola libertaria sono impegnativi, fanno domande, vogliono sapere, colgono le mancanze dei professori. Sono bambini centrati su di sé, abituati a gestire i conflitti, le emozioni forti e la frustrazione

Qualcuno di voi ha i figli in una scuola libertaria? Siete interessati a questo tipo di educazione?

Nessun commento:

Posta un commento