27 dicembre 2013

Sorprese di Natale

Anche quest'anno Natale è passato, nel bene e nel male. Purtroppo le cose che avevamo in mente di fare non si sono realizzate tutte, soprattutto perché Bianca ha avuto la febbre che è iniziata già da venerdì 20 dicembre. Quindi, tanto per iniziare, non ha potuto vedere l'arrivo di Babbo Natale con i suoi compagni del nido.




Avevamo pensato di rifarci la notte del 24, saremmo andati alla Chiesa di Castelvecchio del (piccolo) paese di Savignano dove abitiamo; l'arrivo di Babbo Natale era previsto per le 20.30, ma niente, la febbre ha pensato a mettere fine a ogni velleità. Un peccato, perché l'anno scorso eravamo andati ed era stato bello, Babbo Natale era arrivato con tanto di slitta, pastori e renne (un po' ubriache a dire la verità, scalciavano parecchio!).

Insomma, nonostante i nonni (tutti) continuassero a dire "cosa vuoi, ci vuole pazienza, i bambini sono così", io non me ne facevo una ragione: "Avete capito o no che la mia bambina non ha potuto vedere Babbo Natale?". Finché l'amica Laura, che in fatto di consapevolezza ne sa a pacchi, mi ha fatto notare che in fondo Bianca è ancora piccola, per lei non era certo una tragedia non vedere Babbo Natale. E ha continuato: "Non è che dispiace di più a te?". Ecco, colpita e affondata! Sì, mi sarebbe piaciuto tanto, anche perché sarebbe stato un bel momento da condividere in famiglia.

Detto addio a ogni aspettativa circa l'uomo dalla barba bianca, devo dire che siamo comunque riusciti a: aprire tutte le finestrine del calendario dell'Avvento, costruire una macchinina partendo da un cartone della spesa, attaccare all'albero le decorazioni fatte al nido. E il 24 sera abbiamo acceso una candela e messo Gesù Bambino nel presepe.

E se non bastasse, in qualche modo ci siamo rifatti con il pranzo di Natale dai nonni savignanesi e il pranzo di Santo Stefano dalle nonne (la nonna e la nonna-nonna, cioè la bisnonna) dove abbiamo avuto la sorpresa di trovare un amico di famiglia che vive a Norimberga. E così le giornate di festa – tra dolci, regali e aerosol – sono scivolate via, Bianca ha ricominciato a mangiare e saltare.

Archiviato il calendario dell'avvento, le canzoni di Natale e le ghirlande, ci prepariamo a un Capodanno a bassissimo mantenimento: un'uscita pomeridiana dell'allegra famiglia per poi tornarcene a casa per la pizza! Tanti auguri a tutti!

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