Amo il mare e non potrei stare senza, ma ogni anno sento il bisogno di mettere un po' di strada nelle gambe e di immergermi nel verde di boschi e prati. Quest'anno la vacanza estiva in montagna è stata un po' più corta del solito, ma non vi abbiamo rinunciato, grazie anche alla nonna che ha insistito per partire.
Nonostante sogni di rivedere il mare della Grecia, poi puntualmente ogni anno il richiamo della montagna è fortissimo e i ricordi delle tante camminate fatte da bambina e con gli scout si fanno sentire, nonostante con gli anni il mio stare in montagna sia cambiato. Quest'anno, alle ore 10 del 27 giugno, siamo stati i primi clienti post-Covid ad arrivare all'Hotel Bellaria di Cortina, un hotel a gestione famigliare, a pochi passi dal centro, che ci ospita da tre anni e dove ci sentiamo a come a casa.
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Il Boite, il fiume che attraversa Cortina
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Al nostro arrivo i gestori erano perfino più sorpresi di noi nello scoprire che, sì, anche in questa strana estate, le vacanze sono possibili. Ovviamente ogni precauzione per la sicurezza dei villeggianti era stata presa, dal gel disinfettante per le mani alla richiesta di indossare sempre la mascherina all'interno degli spazi comuni.
Come dicevo non abbiamo fatto tantissimo, ma comunque siamo riusciti ad andare sul monte Cristallo, ridiscendendo a piedi in una comoda passeggiata nel bosco per poi rilassarci sulle rive del lago di Misurina, ad andare alle Cinque Torri con sosta al rifugio Scoiattolo e a tornare tornare al Museo della Grande Guerra, poco dopo il passo del Falzarego verso la Valparola - meta richiesta dalla piccola ottenne. Il museo si trova in un ex forte austriaco che ospita più di duemila cimeli storici utilizzati durante la Prima guerra mondiale sul territorio delle Dolomiti raccolti dalla famiglia Lancedelli e dove dentro, in estate, fa un freddo boia, non oso pensare in inverno. Molti, dovendo rinunciare alle vacanze all'estero vista l'emergenza Covid, per l'estate 2020 hanno scelto la montagna un po' come ripiego, ma credo che saranno ampiamente ripagati da questa scelta. E poi:
1 - Non è vero che in montagna ci si annoia. Non solo l'aria pulita, fa fresco e per qualche giorno si può fuggire al caldo delle città, ma le cose da fare sono diverse, sopratutto in una vallata come quella di Cortina che offre tanto. Dalle escursioni a piedi o in bicicletta per ogni livello di difficoltà alle lunghe passeggiate per boschi ai pic nic in riva al fiume. Per chi vuole lo stadio del Ghiaccio è un'ottima occasione di svago pomeridiano dove portare i bambini ai giochi o alle lezioni che si susseguono in tutti gli orari.
2 - In montagna si ritrova la gentilezza, il galateo la fa da padrone ed è bello ritrovare questa abitudine. Durante le escursioni è usanza salutare le persone che si incontrano e che condividono la nostra stessa fatica; è una gentilezza che fa bene per chi la pratica e per chi la riceve e che spesso rischiamo di dimenticare in città.
3 - Se è vero che in montagna si fa fatica, è anche vero che si viene ripagati e anche tanto. Non solo dagli ottimi piatti dei rifugi, ma soprattutto da quell'immensa natura che ti circonda.
4 - In montagna si ritorna all'essenzialità. E' vero che oggi abbiamo il wi-fi dappertutto e nelle escursioni per verificare i sentieri ci si affida più alle app che alle cartine topografiche, ma lo zaino, quello, sta sempre sulle nostre spalle, è il nostro fedele compagno di viaggio, ed è meglio che dentro siano poche cose ma fondamentali: acqua, cibo, abbigliamento per proteggersi dal freddo e dalla pioggia
5 - Mettere strada nelle gambe fa bene. Anche se sei stanco, anche se pensi di non farcela, anche con i bambini piccoli. Camminare ti dà il senso dell'andare, non per la meta ma per il cammino in sé. E' una fatica, è una mano tesa per superare un ostacolo, è sedersi e condividere quello che si ha. E non sto neanche a farla lunga con i ricordi scout che poi mi commuovo sempre un po', ma chi ha fatto quell'esperienza sa di cosa sto parlando.
Strade delle mie routes
Maestre instancabili
nostalgie inguaribili
del passato dietro le spalle
del futuro
al di là dell’orizzonte.
"Spiritualità della Strada", don Giorgio Basadonna
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Lago di Misurina
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Strada della ferrovia tra Cortina e Dobbiaco
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Il centro di Cortina
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Il forte austriaco che ospita il Museo della Grande Guerra
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Passo Falzarego |
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Le Tofane viste dallo stadio del Ghiaccio |
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La vallata di Cortina con sullo sfondo i monti Averau e Nuvolau |