11 marzo 2014

Una gran bella Ragazza

Anch'io mi sono fatta prendere dalla Vermeer-mania e ieri mi sono unita a un gruppo in partenza per Bologna per andare a vedere i capolavori del museo Mauritshuis dell'Aja che saranno visitabili fino al 25 maggio, quando poi torneranno in patria per insediarsi nel rinnovato museo e mai più spostarsi, almeno fino al prossimo restyling. 



All'inizio, questa tournée dei quadri della Golden Age olandese, e dalla "Ragazza con l'orecchino di perla", l'avevo presa con aria un po' snob; insomma, mi dicevo, sono d'accordo con Philippe Daverio che ha paragonato la famosa ragazza a una Barbie e  dice che Vermeer va visto nel suo contesto, cioè a Delft.
Ma poi ho pensato che questa mostra è stata vista a New York e a Tokio e Bologna è l'unica sede europea del tour mondiale, l'occasione era unica e io ultimamente non vado spesso in giro… e allora via, si va. In realtà non avevo grosse aspettative, pensavo che i quadri a contorno della star fossero di poco conto, giusto per fare numero.

In realtà sono stata proprio soddisfatta di questa scelta. La mostra è a Palazzo Fava, in una traversa di via Indipendenza, quindi centralissima, i quadri non sono tantissimi, ma ben selezionati, complice la prenotazione la calca tanto paventata non c'era.

In poco più di un'ora ho potuto ammirare 37 opere della Golden Age: Vermeer, Rembrandt, Frans Hals, Ter Borch, Claesz, Van Goyen, Van Honthorst, Hobbema, Van Ruisdael, Steen, ovvero i massimi protagonisti del XVII secolo suddivisi in: la storia del Mauridhuis, la pittura di paesaggio, il ritratto, interni con figure, nature morte. Per finire con la Ragazza che ha una sala tutta per sé dove aspetta paziente i visitatori. Una meraviglia. 

E così con buona pace di Philippe Daverio, e grazie alla riproducibilità tecnica dell'opera d'arte, ora l'immagine della Ragazza campeggia sul mio frigorifero, assieme agli altri magneti di Londra e della Maya Desnuda del Prado.

In attesa di ritornare a Delft.

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